Smaltimento rifiuti urbani a Roma

Alfha Srl si occupa dello smaltimento rifiuti urbani a Roma e in particolare:

  • rifiuti domestici, imballaggi, legno, carta e cartone, ferro, plastiche o rifiuti che provengono dallapulizia delle strade o che giacciono sulle strade e sulle aree pubbliche; rifiuti provenienti da aree verdi, quali giardini, parchi e aree cimiteriali.
  • rifiuti urbani pericolosi, ovvero rifiuti che contengono al loro interno un'elevata dose di sostanze pericolose e inquinanti e che quindi devono essere gestiti diversamente dal flusso dei rifiuti urbani. Tra i rifiuti urbani pericolosi troviamo ad esempio i medicinali scaduti, vernici, toner, oli e grassi, pile.
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La corretta gestione dei rifiuti urbani è alla base dei principi che l’UE ha indicato in specifici Regolamenti e Direttive. Ciascuno Stato Membro, tra cui l’Italia, ha dovuto recepire i principi sanciti dall’Unione Europea con una specifica normativa per la gestione dei rifiuti. Passare dalla teoria all’applicazione pratica della normativa non è sempre così semplice, per questo bisogna fare affidamento su aziende altamente specializzate coma Alfha srl.
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La normativa che regola lo smaltimento dei rifiuti urbani

Il comma 8 dell’art. 1 del Dlgs 116/2020 ha modificato l’articolo 183, definendo: (lettera: b-ter) “rifiuti urbani”:

1) i rifiuti domestici indifferenziati e da raccolta differenziata, ivi compresi: carta e cartone, vetro, metalli, plastica, rifiuti organici, legno, tessili, imballaggi, rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche, rifiuti di pile e accumulatori e rifiuti ingombranti, ivi compresi materassi e mobili;

2) i rifiuti indifferenziati e da raccolta differenziata provenienti da altre fonti che sono simili per natura e composizione ai rifiuti domestici indicati nell’allegato L-quater prodotti dalle attività riportate nell’allegato L-quinquies;

3) i rifiuti provenienti dallo spazzamento delle strade e dallo svuotamento dei cestini portarifiuti;

4) i rifiuti di qualunque natura o provenienza, giacenti sulle strade ed aree pubbliche o sulle strade ed aree private comunque soggette ad uso pubblico o sulle spiagge marittime e lacuali e sulle rive dei corsi d’acqua;

5) i rifiuti della manutenzione del verde pubblico, come foglie, sfalci d’erba e potature di alberi, nonchè i rifiuti risultanti dalla pulizia dei mercati;

6) i rifiuti provenienti da aree cimiteriali, esumazioni ed estumulazioni, nonché gli altri rifiuti provenienti da attività cimiteriale diversi da quelli di cui ai punti 3, 4 e 5.
Dunque, con l’entrata in vigore del “decreto rifiuti” sono definiti rifiuti urbani i rifiuti indifferenziati e da raccolta differenziata provenienti anche da utenze non domestiche. Ciò vuol dire che moltissimi rifiuti da speciali diventano urbani per legge.

Inoltre dispone la lett.b-quinquies) che: “ la definizione di rifiuti urbani di cui alla lettera b-ter) rileva ai fini degli obiettivi di preparazione per il riutilizzo e il riciclaggio nonché delle relative norme di calcolo e non pregiudica la ripartizione delle responsabilità in materia di gestione dei rifiuti tra gli attori pubblici e privati” e la lett. b-sexies), che: “ i rifiuti urbani non includono i rifiuti della produzione, dell’agricoltura, della silvicoltura, della pesca, delle fosse settiche, delle reti fognarie e degli impianti di trattamento delle acque reflue, ivi compresi i fanghi di depurazione, i veicoli fuori uso o i rifiuti da costruzione e demolizione”.

La responsabilità nella gestione dei rifiuti

Il decreto rifiuti introduce un secondo ambito di modifica che riguarda il principio di responsabilità estesa del produttore, responsabilità non solo del rifiuto prodotto ma anche del bene che diventerà rifiuto. La responsabilità è dunque estesa a qualsiasi persona fisica o giuridica “che professionalmente sviluppi, fabbrichi, trasformi, tratti, venda o importi prodotti”.
Il produttore viene incentivato a farsi carico del destino dei beni prodotti in base al principio in base al quale l’inquinamento ha un costo che deve essere sostenuto dal soggetto che produce il bene. Questo aspetto individua principalmente due linee di azione:

  • la progettazione di prodotti riparabili e riutilizzabili
  • la progettazione di prodotti facilmente separabili e differenziabili
Con le modifiche del nuovo decreto, per favorire la riduzione dei rifiuti e il riciclo dei materiali, le aziende produttrici possono finanziare ed eventualmente anche organizzare le filiere del recupero.


Lo staff esperto e specializzato di Alfha Srl è a tua completa disposizione per lo smaltimento rifiuti urbani e rifiuti urbani pericolosi a Roma. Per maggiori informazioni passa a trovarci presso la nostra sede, o contattaci al numero: 392/9282023327/6171057, in alternativa puoi inviarci una email all'indirizzo: info@alfha.it

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